Il mucchio nella tormenta

Quel giorno nevicava ed il vento turbinava la neve e riempiva il sentiero del Carpè. Una fila di ragazzi di ritorno da scuola arrancava, il Fino in testa, sull’erta nella tormenta che aumentava sempre più e toglieva il respiro. Arrivarono, come Dio volle, fino vicino a Col, vedevano le case e fienili vicini, ma dovevano attraversare un punto dove il sentiero era sparito e nemmeno a … nuoto si poteva avanzare per quanti sforzi facessero.

Non si persero d’animo e il Fino disse: “Formiamo un mucchio ed io vi coprirà tutti con la mia mantellina; verranno a cercarci, intanto noi rimarremo qui ad aspettare.

Sembrava proprio l’unica soluzione. Dopo mezz’ora circa la neve ci aveva coperti e il tempo non passava mai ma non avevamo né caldo né freddo e si respirava bene, e nessuno fiatava, fiduciosi che, non vedendoci arrivare qualcuno sarebbe pure venuto ad aiutarci.

Il Fino diceva di tanto in tanto: “Non dormite! Non addormentatevi! Non vi svegliereste mai più!”

Dopo un tempo che a noi sembrò interminabile il Fino venne colpito alla schiena da un legno; era il manico di un badile che, sprofondato nella neve aveva trovato … la pila. Udimmo delle voci e il rumore dei badili che facevano il buco nella neve. Poi cominciando dal Fino che era sopra di tutti e ci teneva coperti dalla sua mantella, ci tirarono fuori dal buco: due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.

“Sono tutti?” disse un uomo e il Fino che, come una chioccia conta i suoi pulcini, disse: “Sì, siamo tutti e vivi e sani”.

Riprendemmo il cammino verso Coi per le peste [sentiero tracciato sulla neve fresca da un passaggio ripetuto]  che avevano fatto quegli uomini nella discesa e il procedere ci sembrava una meraviglia … di facilità.

 

 

 

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