Il Fino e il frate

“Padre, attenda ancora un po’ così salirà a Coi in buona compagnia” disse la maestra al frate che era venuto a far visita alla scuola essendo in paese per le “missioni”.

A noi non sembrava vero poter essere d’aiuto ad un personaggio così importante ed inconsueto. Non avevamo mai visto un frate e ci accorgemmo con grande impressione che ai piedi portava solo un paio di sandali. Ma come faceva a non congelarsi i piedi? Come poteva camminare in salita sul sentiero ghiacciato ed innevato che portava da Brusadaz a Coi molto erto e scosceso? A questi pensieri volevamo avere una risposta ma chi aveva il coraggio di chiedere qualcosa?

Il Fino, ad un certo punto non ne poté più e disse: “ma voi dovete lasciarvi due centimetri di sporco sui piedi per non sentire il freddo!

“Al contrario” disse sorridendo il fraticello “bisogna che siano ben puliti, continuamente, così la pelle respira e c’è meno pericolo di congelamento”.

Questo discorso non andava giù né al Fino né agli altri ma, ripensandoci, dopo molti anni, abbiamo capito che quel giorno l’umile fraticello che camminava scalzo nella neve ci aveva dato una prima grande lezione sanitaria.

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