La partita di pallone

Era di domenica pomeriggio. La piazzetta del paese era animatissima: tutti fuori a far la siesta al sole, e tutte le panche sulle porte delle case erano occupate, ma noi stavamo allegramente giocando il pallone, attenti che non andasse giù nei campi sottostanti altrimenti avremmo preso i rimbrotti dei vecchi.

Sul più bello della partita arriva fra le nostre gambe un pallino: i grandi avevano deciso, senza nemmeno degnarci di un avviso, di mettersi a giocare le bocce!

Era il colmo della sfacciataggine e il Fino non avrebbe accettato questo affronto per tutte le scuse di questo mondo.

“Via di corsa nel pian dei Fop!” gridò e, preso il pallino, veloce come non mai lo lanciò giù dalla piazza nei campi delle patate. Fuggimmo tutti e dopo circa tre quarti d’ora eravamo nel luogo indicato nel bosco dove un bel pianoro ci permise di continuare la nostra partita di pallone.

 

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