Al Fino e àutre storie

Nino Rizzardini dai Coi (*)

A Nicolò

Al Fino e àutre storie
da pìcoi sai Coi e dintòr vìa

Bon dì e bon ann

La città di Roma

La maestra Cavagna Francesca

Il Fino e il frate

Il frate e Nino

La notte di Gianni

I tre cani

Il mucchio nella tormenta

E la polenta corre…

Spunta la luna

Il Kik

Gli sposi

L’olio di ricino

La partita di pallone

La pastasciutta

Il laghetto della Colonia

I mulini

Le vipere

La “disputa”

Al Fino chierichetto

A “òio”

La guerra

Prigionieri

La teleferica

Il cappello di paglia

La radio

Al Fino ammalato

I giochi

La partenza

La fine


(*)

“Al Fino e àutre storie da pìcoi sai Coi e dintòr vìa” è la trascrizione di un quadernetto scritto a mano da mio zio Nino Rizzardini (Venezia, 10 maggio 1922 – Coi, 22 agosto 2006) e dedicato al nipote Nicolò. Il titolo si può tradurre così: “Il Fino e altre storie – da piccoli a Coi e dintorni”. Infatti queste pagine contengono episodi della sua infanzia vissuta a Coi di Zoldo Alto (Belluno), episodi che spesso ci raccontava nelle sere intorno al foghèr della casa dei Mariét dove passavamo, con i parenti, il periodo estivo. Il Fino, protagonista di gran parte delle storie, era un amico dal carattere particolare, il cui vero nome era Serafino. Nino lo indica con l’espressione “il Fino”, ma talvolta con l’articolo dialettale: “al Fino“.  Nella trascrizione ho fatto attenzione a non cambiare nulla del testo scritto a mano, se non qualche dettaglio di punteggiatura nei rari casi in cui la frase risultava difficilmente comprensibile. Ho aggiunto fra parentesi quadre alcune traduzioni di frasi scritte esclusivamente in dialetto di Zoldo Alto. Ho scritto in corsivo i termini in dialetto zoldano volutamente mantenuti da lui,  fra cui alcuni “micro toponimi”.